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al testo di Serenella Menichetti
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Hanno strappato le ali aiGabbiani Hanno spezzato le zampe ai cavalli Hanno spento la nostra voce.
Scintillano mute di disperazione nei nostri occhi abbassati. Lampi in un cielo senza tuoni. Afone galleggiano nell'umor vitreo. Le nostre parole annegate.
E noi ammutoliti riempiamo le nostre, eteree tremule mani Per ritirarle vuote a ciondolare lungo i nostri fianchi stanchi.
L' odore fetido della paura c'impregna i vestiti i capelli. E' una paura liquida appiccicosa e ci impasta la mente.
Per loro è humus, che fa fiorire sulle labbra e negli occhi sorrisi di scherno.
Intanto, evapora la nostra essenza goccia dopo goccia, fino a salire in un cielo di piombo, dove non ci sono spiragli
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